In merito agli articoli apparsi negli ultimi giorni su Latina Oggi, il Dominio Collettivo A.S.B.U.C. Giulianello intende chiarire ancora una volta la questione relativa al “caso” dell’ex Stallone.
L’Articolo 27 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 sulla Vigilanza relativa all’attività urbanistico-edilizia recita: “Il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale esercita, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell’ente, la vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia nel territorio comunale per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi.”
Tuttavia il Comma 2 dell’Art. 27 suddetto il quale si pone in via di eccezione alla regola generale stabilita nel Comma 1 attribuisce in modo espresso ed esclusivo alla Soprintendenza la competenza ad adottare, sussistendone i presupposti, le ordinanze di demolizione e rimissione in pristino a fronte di eventuali interventi abusivamente realizzati su beni assoggettati a vincolo monumentale. Ciò, oltre che per espresso dettato normativo, anche per orientamento conforme e consolidato della giurisprudenza amministrativa.
Quindi la competenza per eventuali demolizioni o ripristini è attribuita al Soprintendente.
Il Ministero della Cultura – DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO – Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e Latina si è espresso nel settembre 2023 comunicando le seguenti conclusioni:
- a) dal confronto tra quanto visibile attualmente nel sopralluogo e gli atti presenti negli archivi del Comune di Cori non emergono difformità rilevanti tali da giustificare l’avvio di una procedura di sanzionamento ai sensi dell’art. 160 del D.lgs. 42/2004;
b) per quanto l’attuale copertura sia difforme dal progetto presentato, non si ritiene opportuno lo smontaggio e il rifacimento della stessa né tantomeno la demolizione del sottostante cordolo che comporterebbe, allo stato attuale, più rischi per la muratura originale che vantaggi;
c) sarà altresì necessario demolire completamente l’intonaco esterno esistente in quanto realizzato con tecniche non idonee e già oggetto di numerosi danni dovuti alla presenza della rete elettrosaldata sottostante;
d) l’edificio è rimasto in stato di abbandono per quasi dieci anni. È pertanto più che mai urgente procedere alla redazione di un nuovo progetto che dovrà essere approvato dalla Scrivente analizzandone tutti gli aspetti in maniera precisa e puntuale, eliminando o rivedendo profondamente, tutti gli interventi più invasivi come ad esempio la struttura in acciaio interna.
Non comprendiamo pertanto perché il NIPAAF insista a consigliare al Comune di Cori una attività sanzionatoria da esercitare che esula dalle competenze dell’ente locale, per espresso richiamo normativo e per costante giurisprudenza.
Per quanto riguarda la Corte dei Conti, invece, ricordiamo che l’A.S.B.U.C. è un ente di gestione di diritti collettivi che ha natura giuridica di diritto privato, anche qui per legge e giurisprudenza costante, per cui la Corte dei Conti non ha nessuna competenza a sindacare su un danno erariale che è nel caso inesistente.
L’acquisto dell’immobile è stato fatto negli interessi della comunità. Le potenzialità dell’edificio per il futuro dei giulianesi sono rilevanti. Il progetto a cui si vuole dar seguito rappresenterebbe un’occasione imperdibile per i cittadini e le cittadine in termini di lavoro, socializzazione e crescita culturale.
L’A.S.B.U.C. guarda al futuro della comunità non agli interessi personali o agli attacchi politici. Il bene comune è più alto e merita una lotta e un’attenzione continue. Noi sappiamo da che parte stare e non ci fermeremo.
Il Consiglio di Gestione A.S.B.U.C. Giulianello